Muovendo dai presupposti teatrali e farseschi di Ubu re e di Ubu incatenato, interpolati a suggestioni derivate da altre opere di Jarry, da Orlando furioso e da Prometeo incatenato, Montalto propone un avvincente e divertente lavoro teatrale nel quale la comicità esasperata si mescola a una riflessione sull’onnivora violenza del potere, sul servilismo, la volgarità, la cupidigia, cercando di contribuire alla denuncia (già importante in Jarry stesso) dei meccanismi totalitari e della facilità con cui le masse si inchinano al potere che le vuole asservire. Le immagini di Marco Baj contribuiscono efficacemente a chiarire un mondo nel quale il famelico, feroce ma anche a suo modo debole e ingenuo padre Ubu montaltiano vive, ovviamente non dissimile da quello in cui viviamo noi. (S. Montalto)