La nascita di Ubu

La nascita di Ubu
L'alfabeto di padre Ubu
L'alfabeto di padre Ubu, tratto dall'Almanacco - illustrazione di Pierre Bonnard

Alfabeto di padre Ubu, tratto dall’Almanacco – illustrazione di Pierre Bonnard

Il personaggio di Ubu nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert, preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Uno di loro, Charles Morin, scrive nel 1885 Les Polonais, una pièce per marionette rappresentata nei solai delle case studentesche. Questo testo è il punto di partenza dell’Ubu roi di Alfred Jarry che porta con sé quando si trasferisce per studiare a Parigi. Nel testo, al quale sono state apportate delle modifiche – ancora oggi sconosciute,  Jarry trasforma il personaggio di Hébert in Ubu e gli dedica un ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli, composti di drammi Cesare Antecristo (1895), Ubu re (1896), Ubu incatenato (1899), Ubu cornuto (pubblicato nel 1944) e  Ubu sulla collina (1901).

Un'altra illustrazione di Pierre Bonnard tratta dall'Almanacco di padre Ubu

Un’altra illustrazione di Pierre Bonnard tratta dall’Almanacco di padre Ubu

Jarry realizza inoltre dei ritratti, disegni, incisioni di Ubu e redige due Almanacchi del padre Ubu (il primo del 1899 e il secondo nel 1901). Il personaggio diventa il simbolo della bassezza umana e incarna sia la stupidità sia la brutalità più ignobile. La storia e l’atteggiamento di Ubu si trasformano nel corso dei vari testi: da scatologico, grottesco e sempre tiranno a prigioniero e anarchico folle. Tuttavia rimane soprattutto e per sempre l’inventore della ’Patafisica.

Tania Lorandi

 

 

Addentrati in un libro patafisico di ‘Patafisica molto speciale su Ubu.

– CLICCA sulla copertina per saperne di più

Ubu Furioso - Sandro Montalto

Ubu Furioso di Sandro Montalto, con una stampa originale di Marco Baj

 

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  1. […] L’Ubu re, alla fine, non è stato scritto da Jarry, era un testo abbozzato collettivamente al liceo di Rennes e non si conoscono le modifiche apportate da Jarry al testo iniziale. La parola “Patafisica” nasce anche lei sui banchi del liceo di Rennes. Sai uno fa le cose e poi un’altro se ne appropria e poi viene dato per scontato che l’ha inventato quell’altro, il mondo va così. Le cose nascono, sono in evoluzione. In un passaggio di informazione tra me, te, l’altro, noi… e poi c’è quello che riesce a dargli una forma definitiva, che riesce al momento giusto a porlo su un piedistallo. Altrimenti? Resta lì chiuso in un libro come il nostro Pangloss. La gente deve assolutamente mettersi in testa il lavoro enorme che un uomo ha fatto con il Collegio. […]

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